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Allan Karlsson compie cento anni e per l'occasione la casa di riposo dove vive intende festeggiare l'evento: Allan, però, è di un'altra idea e decide di punto in bianco di scappare. Con le pantofole ai piedi scavalca la finestra e si dirige alla stazione degli autobus. Lì ruba la valigia a un giovane biondo dall'aria feroce, sale sul primo autobus che gli capita e inizia così, sbarcando in uno sperduto villaggio svedese sconosciuto, una serie esilarante di equivoci e di incontri...
Publication Year: 2011
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Sarà capitato a tutti, qualche volta, di ascoltare un anziano parlare e sentire che ogni tanto inizia a raccontare, in maniera casuale, qualche avvenimento del suo passato. Beh, anche ad Allan Karlsson, neo centenario, capita di parlare del suo passato, ma il suo è un po' diverso da quello degli altri vecchietti.
Allan Karlsson, ad esempio, ha tenuto in braccio un piccolo Kim Jong-Il, futuro dittatore della Corea del Nord, perché il bambino aveva scoperto che il caro zio Stalin era appena morto. Allan ha anche cenato con il caro zio Stalin, e con Charles de Gaulle e con Truman, ha servito il caffè ad Oppenhaimer e gli ha dato un suggerimento per completare la costruzione della bomba atomica. ha anche salvato la vita al generalissimo Francisco Franco che stava per esplodere a causa di una bomba piazzata da lui. Ma non parlategli di politica, non la sopporta.
Con Allan Karlsson ripercorriamo i fatti salienti del 20° secolo e vediamo come lo svedese li abbia modificati, spesso a suon di alcool ed esplosioni.
E tutto questo riguarda solo i flashback, perché l'avventura continua anche a 100 anni e Allan, coi suoi nuovi amici, ne combina ancora di tutti i colori.
Il libro è divertente, irriverente, non si prende troppo sul serio, ma tratta comunque temi centrali come la pace, la libertà e la giustizia.
Fate un viaggio insieme ad Allan e rispolverate le vostre conoscenze storiche