Jasper Gwyn è uno scrittore. Vive a Londra e verosimilmente è un uomo che ama la vita. Tutt'a un tratto ha voglia di smettere. Forse di smettere di scrivere, ma la sua non è la crisi che affligge gli scrittori senza ispirazione. Jasper Gwyn sembra voler cambiare prospettiva, arrivare al nocciolo di una magia. Gli fa da spalla, da complice, da assistente una ragazza che raccoglie, con rabbiosa devozione, quello che progressivamente diventa il mistero di Mr Gwyn. Alessandro Baricco entra nelle simmetrie segrete di questo mistero con il passo sicuro e sciolto di chi sa e ama i sentieri che percorre. Muove due formidabili personaggi che a metà romanzo si passano il testimone, e se a Mr Gwyn tocca mischiare le carte del mistero, la ragazza ha il compito di ricomporne la sequenza per arrivare a una ardita e luminosa evidenza.
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<< Quando fece a me il ritratto, io lo lessi, alla fine, e c’era un paesaggio, a un certo punto, quattro righe di un paesaggio, e io sono quel paesaggio, mi creda, io sono tutta quella storia, sono il suono di quella storia, il passo e l’atmosfera, e ogni personaggio di quella storia, ma con un’esattezza sconcertante sono perfino quel paesaggio, lo sono sempre stata, e lo sarò per sempre >>