Underground: Racconto a più voci dell'attentato alla metropolitana di Tokyo

Underground: Racconto a più voci dell'attentato alla metropolitana di Tokyo

Haruki Murakami

Enjoyment: Quality: Characters: Plot:

L'attentato del 1995 alla metropolitana di Tokyo - nel quale alcuni adepti del culto religioso Aum diffusero nei treni un potentissimo veleno, il sarin, causando dodici morti e migliaia di intossicati - ha scosso violentemente la coscienza collettiva dei giapponesi, prefigurando le nostre attuali paure. Attraverso una serie di interviste, sia agli affiliati della setta che ai superstiti, Murakami cerca di chiarire i motivi di un gesto così assurdo, e di comprendere che cosa possano aver provato e provino ancora oggi le vittime di quella tragedia: gente comune, che ha vissuto un incubo impossibile da dimenticare.


From the Forum

No posts yet

Kick off the convo with a theory, question, musing, or update

Recent Reviews

Your rating:

  • soymilk
    Apr 06, 2025
    Enjoyment: Quality: Characters: Plot:

    «This is the place that was promised
    when i went to sleep,
    taken from me when i woke.

    This is the place unknown to anyone,
    where names of ships and stars
    drift out of reach.

    the mountains are not mountains anymore;
    the sun is not the sun.
    one tends to forget how it was.

    I see myself, i see
    the shine of darkness on my brow.
    once i was whole, once i was young...»

    E' un libro che volevo leggere da tanto tempo, infatti era nella mia lista di libri da leggere da almeno cinque anni quindi è un bene che sia riuscita finalmente a leggerlo.
    Bisogna fare una distinzione, tra la parte che è 'Underground' e la seconda parte che riguarda le interviste ai membri della Aum Shinrikyō.
    La prima parte è interessante e le interviste ai superstiti dell'attentato alla metropolitana di Tokyo sono incatenate tra di loro quasi perfettamente.
    Ci sono molte cose che mi hanno fatto storcere il naso, molte risposte erano probabilmente troppo giapponesi per un'occidentale. Mi ha lasciato basita, ad esempio, leggere che di tutte le persone intervistate solo una abbia urlato, abbia pianto, si sia spaventata per la sua vita e per la vita della gente che le stava attorno. Gli altri non correvano anche se gli si diceva di uscire, che c'era un gas tossico nell'aria (un comando che anche un bambino sarebbe in grado di rispettare) o vedendo gli altri riversi a terra letteralmente morendo hanno piuttosto pensato che era più importante arrivare puntuali al lavoro che perdere tempo ad aiutare uno sconosciuto.
    Per non parlare di quelli che con la vista praticamente a zero sono andati al lavoro come se niente fosse, o della altissima percentuale di intervistati (come minimo la metà) che diceva di non essersi accorta subito di star male per via di un gas tossico, perché stava andando al lavoro già malato in partenza. Mi chiedo, che mondo era il Giappone degli anni 90? e se è ancora così la mentalità della gente. Murakami nelle interviste sembra sinceramente sorpreso di questi atteggiamenti, mi chiedo se quindi sia strano anche per loro o avendo lui vissuto tanto all'estero abbia perso questa mentalità giapponese che però gli altri hanno.

    Sapevo qualche cosa dell'incidente del 1995, ma principalmente quello che immagino sappia chiunque non viva in Giappone. Ricordavo che la storia era tornata alla ribalta quando qualche anno fu eseguita la condanna a morte degli autori materiali della strage, e anche qui si potrebbe aprire una grossa parentesi su una condanna a morte attuata dopo quasi 25 anni dal fatto. Quindi in generale approfondire l'argomento è stato interessante.
    La seconda parte, quella che raccoglie le interviste solo dei seguaci della Aum Shinrikyō non è al livello della prima. Le interviste sono tutte molto simili tra di loro, non mi hanno trasmesso molto, non dicono nulla di che. Capisco la volontà di dare voce anche a loro, ma in generale non credo fosse necessario e dubito che a molti abbia interessato.
    Loro per primi sembravano non sapere mai che cosa dire, stare attenti alle parole usate vista la situazione della setta.

    0
    comments 0
    Reply
  • View all reviews
    Community recs if you liked this book...