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In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l’inverno dura la maggior parte dell’anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alëša tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell’inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può “vedere” e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell’intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l’unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l’Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini.Nell’incantevole scenario della tundra russa, il primo capitolo di una nuova trilogia fantasy. Un’appassionante storia dal sapore antico sull’eterna lotta tra il Bene e il Male.
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Questo libro è stato un'avventura.
L'ho comprato appena l'ho visto, attirata dal folklore russo, ci ho poi messo una vita per cominciarlo e poco dopo l'ho abbandonato. L'ho ripreso più volte per poi abbandonarlo a ripetizione (e ha solo 287 pagine, anche se scritte con un font molto piccolo). Poi l'ho ripreso qualche giorno fa, decisa a finirlo o definitivamente smettere di leggere, e l'ho divorato.
Le ultime 150 pagine sono volate, l'azione era incalzante, i dialoghi erano forti, i personaggi si mostravano per quello che erano e i nodi di trama venivano al pettine. Avrei voluto che fosse così dal principio, invece di propinarci lunghi capitoli lenti e noiosi.
Vasilisa è una ragazzina cazzuta e indipendente, coraggiosa e altruista, si lancia nei fiumi, scala gli alberi e nel tempo libero salva i bifolchi del villaggio che l'accusano di stregoneria.
Ora ho il secondo e il terzo volume da leggere, ma credo aspetterò un po'. Chissà quanto altro tempo ci potrei mettere a finire quelli.