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Ci attirano, ci affascinano, ci spaventano e spesso ci lasciano con un impensabile senso di vuoto. Le storie di fantasmi giapponesi aleggiano tra l'orrore e il romanticismo, in un limbo percorso da anime che non trovano pace per essere state costrette ad abbandonare il mondo terreno prima di aver compiuto fino in fondo il loro percorso. Vendetta, amore, imbarazzo, risentimento, curiosità, angoscia, nostalgia, memoria, altruismo: ogni fantasma ha il suo personale motivo per ripresentarsi ai viventi, e ognuno lo fa in modo diverso, e con differenti effetti sulla quotidianità di amici, nemici, parenti o amanti. "Principesse e Mononoke" raccoglie i più celebri racconti di genere della tradizione giapponese, come quello di Hoichi, suonatore cieco di biwa, o quello di Oyuki, dama delle nevi.
Publication Year: 2014
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Alcune storie sono belle,altre mi hanno fatto restare un po' schifata. Tipo la prima con l'uomo che già è cieco, ma poi per colpa di un errore del prete resta pure senza orecchie ( e gliele strappano via ewww:/ ). Vogliamo parlare dell'albero di cieligio che fa fiori che secondo loro ricordano dei capezzoli? Uhm.. mai visti alberi di ciliegio così io, sarà che non ho una mente così pervertita? ( e dire che la storia fino a quel punto era anche carina, ma quel finale l'ha rovinata del tutto!).
Molto carine la storia delle tue anatre e quella del mondo delle formiche!
Mi avevano detto che erano una serie di favole in fila, però ammetto che quando mi ero avvicinata a questo libro per la prima volta mi ero aspettata più un libro sul folklore giapponese. Comunque alcune favole sono carine, certo risentono pesantemente della traduzione ma non al punto da risultare incomprensibili. Alcune purtroppo non mi hanno detto niente ed erano solamente noiose. Alla fin fine un libro piacevole da leggere anche perché corto, ma niente di speciale.