Sophie Mackintosh

From the Man Booker-nominated author of The Water Cure comes an elegant and hypnotic new novel of obsession that centers on the real unsolved mystery of the 1951 mass poisoning of a French village. Still reeling in the aftermath of the deadliest war the world had ever seen, the small town of Pont-Saint-Esprit collectively lost its mind. Some historians believe the mysterious illness and violent hallucinations were caused by spoiled bread; others claim it was the result of covert government testing on the local population. In that town lived a woman named Elodie. She was the baker’s wife: a plain, unremarkable person who yearned to transcend her dull existence. So when a charismatic new couple arrived in town, the forceful ambassador and his sharp-toothed wife, Violet, Elodie was quickly drawn into their orbit. Thus began a dangerous game of cat and mouse – but who was the predator and on whom did they prey? Audacious and mesmerising, Cursed Bread is a fevered confession, an entry into memory’s hall of mirrors, and an erotic fable of transformation. Sophie Mackintosh spins a darkly gleaming tale of a town gripped by hysteria, envy like poison in the blood, and desire that burns and consumes.

The Handmaid’s Tale meets The Virgin Suicides in this dystopic feminist revenge fantasy about three sisters on an isolated island, raised to fear men. King has tenderly staked out a territory for his wife and three daughters, Grace, Lia, and Sky. He has laid the barbed wire; he has anchored the buoys in the water; he has marked out a clear message: Do not enter. Or viewed from another angle: Not safe to leave. Here women are protected from the chaos and violence of men on the mainland. The cult-like rituals and therapies they endure fortify them from the spreading toxicity of a degrading world. But when their father, the only man they’ve ever seen, disappears, they retreat further inward until the day three strange men wash ashore. Over the span of one blistering hot week, a psychological cat-and-mouse game plays out. Sexual tensions and sibling rivalries flare as the sisters confront the amorphous threat the strangers represent. Can they survive the men? A haunting, riveting debut about the capacity for violence and the potency of female desire, The Water Cure both devastates and astonishes as it reflects our own world back at us.

In a world where women can't have it all, don't underestimate the relief of a decision being taken away from you. Calla knows how the lottery works. Everyone does. On the day of your first bleed, you report to the station to learn what kind of woman you will be. A white ticket grants you marriage and children. A blue ticket grants you a career and freedom. You are relieved of the terrible burden of choice. And once you've taken your ticket, there is no going back. But what if the life you're given is the wrong one? When Calla, a blue ticket woman, begins to question her fate, she must go on the run. But her survival will be dependent on the very qualities the lottery has taught her to question in herself and on the other women the system has pitted against her. Pregnant and desperate, Calla must contend with whether or not the lottery knows her better than she knows herself and what that might mean for her child. An urgent inquiry into free will, social expectation, and the fraught space of motherhood, Blue Ticket is electrifying in its raw evocation and desire and riveting in its undeniable familiarity.

Da bambina, molto prima che le fosse consegnato il biglietto blu che porta nel medaglione, Calla conosceva già le regole della lotteria. Quando arrivano le prime mestruazioni, le ragazze sono convocate per estrarre il proprio biglietto: bianco significa matrimonio e figli; blu, invece, tutto il resto. Da quel momento le due categorie conducono esistenze separate. L'assegnazione della sorte è legittima e inappellabile. Ora che è una donna adulta, con una solida carriera e una vita sociale tanto intensa quanto fatua, Calla sospetta che le possibilità promesse alle biglietto-blu non siano poi così sconfinate e allettanti. Da un po' di tempo pensa sempre più spesso – e con bramoso trasporto – a carrozzine, latte caldo e manine paffute di bebè. Nonostante la maternità sia appannaggio esclusivo delle biglietto-bianco, e non abbia quasi nessuna conoscenza in merito, Calla sente che nel suo corpo si agita un sentimento oscuro, un desiderio accecante che mostra un'unica, rischiosa, strada percorribile. E proibita. Quando la sua gravidanza clandestina viene scoperta, Calla è costretta alla fuga. Con i pochi oggetti di un kit di sopravvivenza come unico bagaglio, questa sovversiva biglietto-blu intraprende un viaggio spericolato per non rinunciare al diritto di diventare madre. Presto si accorge anche di non essere sola nella sua lotta. Sul cammino, infatti, Calla incontra altre donne che, come lei, non vogliono arrendersi a un destino imposto e si ribellano servendosi dell'arma più potente: la scelta.

King, il padre, ha pensato a tutto: il territorio delimitato con il filo spinato, le boe al largo. È proibito sfidare quei limiti, nessuno deve oltrepassare il confine – in un senso e nell’altro. Proteggere le tre figlie è la priorità assoluta: insieme alla loro madre, King si impegna perché l’ambiente in cui vivono sia puro, libero dalle tossine che infettano l’aria al di là del mare, sulla terraferma. Una foresta in cui cercare un po’ d’ombra ogni tanto, la spiaggia tutta per loro, un grande hotel in disuso che è diventato casa. Solo qui, in questa necessaria segregazione, Sky, Lia e Grace sono al sicuro. Ma il confinamento non basta. Da tutta la vita le tre sorelle si allenano quotidianamente per scongiurare la minaccia che incombe su di loro, e su ogni donna. Del resto, per quanto duri, gli esercizi imposti dai genitori sono un sacrificio piú che accettabile: le sorelle ricordano bene tutte quelle donne ferite che si rifugiavano lí per farsi curare. Ricordano i segni, sui corpi e nell’anima, e quanto era difficile, anche con le premure di King e Mamma, anche con la cura dell’acqua, eliminare le tossine con cui gli uomini le avevano contaminate. Grace, Lia e Sky hanno piena fiducia nei genitori, ed è per questo che ogni giorno rinnovano la loro volontà di non allontanarsi, di non fare e non farsi domande, di ubbidire alle regole di quel paradiso rovesciato. Ma un giorno King sparisce misteriosamente e l’autorità materna comincia a incrinarsi sotto il peso della perdita. Poi, all’improvviso compaiono tre naufraghi che con la loro presenza rendono tangibile il pericolo paventato per tutta una vita. E minano ogni certezza di quel mondo in cui le sorelle hanno sempre creduto.