Katie Kitamura

A novel from the author of A Separation, a taut and electrifying story about a woman caught between many truths. An interpreter has come to The Hague to escape New York and work at the International Court. A woman of many languages and identities, she is looking for a place to finally call home. She's drawn into simmering personal dramas: her lover, Adriaan, is separated from his wife but still entangled in his marriage. Her friend Jana witnesses a seemingly random act of violence, a crime the interpreter becomes increasingly obsessed with as she befriends the victim's sister. And she's pulled into explosive political fires: her work interpreting for a former president accused of war crimes becomes precarious as their relationship is unbound by shifting language and meaning. This woman is the voice in the ear of many, but what command does that give her, and how vulnerable does that leave her? Her coolly impassioned views on power, love, and violence, are tested, both in her personal intimacies and in her role at the Court. She is soon pushed to the precipice, where betrayal and heartbreak threaten to overwhelm her; it is her drive towards truth, and love, that throws into stark relief what she wants from her life.

Una joven se muda de Nueva York a La Haya para empezar a trabajar como intérprete en el Tribunal Penal Internacional. La plenitud que le procura su nueva vida –una estimulante red de conocidos y amigos, un buen empleo, una incipiente historia de amor– le hace sentir que tal vez ha encontrado, como anhelaba, un lugar al que llamar hogar. Sin embargo, ese bienestar pronto comienza a resquebrajarse. Adriaan, su amante, abandona unos días la ciudad para reunirse con su esposa y concluir los trámites del divorcio, y repentinamente deja de contestar sus llamadas. A la vez, la protagonista recibe el encargo de traducir durante un juicio a un exjefe de Estado de un país africano acusado de crímenes de guerra, lo que la obliga a hacer suya la voz del criminal y a establecer con él una suerte de complicidad que nunca hubiera deseado. Mujer introvertida y observadora, se esfuerza por descifrar lo que está ocurriendo a su alrededor, pero no encuentra más que incertidumbres. Lo que parecía ser un camino recto se ha convertido de pronto en un laberinto. Hipnótica y de una rara intensidad emocional, Intimidades, cuarta novela de Katie Kitamura, muestra el indiscutible talento de la escritora estadounidense para desnudar lo familiar y revelar sus aspectos más desconcertantes. Una lectura adictiva que se cuestiona hasta qué punto llegamos a conocer y comprender verdaderamente las motivaciones de aquellos que nos rodean y que reflexiona sobre el modo en que las intimidades, escogidas o impuestas, condicionan el curso de nuestras vidas.

«Katie Kitamura possiede un grande talento.»The Boston Globe«Un libro sorprendente e una scrittura affilata come un rasoio.»The Financial Times«Kitamura è una scrittrice dall’immaginazione visionaria.»The New Yorker«Una scrittura austera, lirica, inquietante. Per chi vuole riflettere sulle difficoltà delle relazioni d’amore.»Library Journal«Una meditazione ipnotica sull’infedeltà e l’impossibilità di conoscere davvero il proprio marito.»Kirkus«Katie Kitamura unisce l’analisi perfetta di relazioni complicate alla tensione del thriller.»Elle«Una riflessione profonda sulla complessità delle emozioni suscitate dalla perdita.»Huffington PostLa donna che racconta in prima persona decide, d’accordo con il marito, per la separazione, che però deve restare per il momento segreta. Intanto le arriva la notizia che Christopher è introvabile, in una regione della Grecia dove sta facendo ricerche per un libro di antropologia. Benché riluttante, si convince ad andarlo a cercare, e scopre via via di non conoscere come credeva l’uomo che ha sposato. L’indagine, anche introspettiva, della protagonista diventa da un certo punto in poi la ricerca dell’autore di un delitto inspiegabile. Ma la narrazione è ancora pervasa da una vena di antipathos, fredda, analitica, distaccata quasi quanto quella di una polizia indifferente. Una vicenda di infedeltà e di segreti, Una separazione riguarda l’incolmabile distanza che ci separa dalla vita degli altri e le storie che raccontiamo a noi stessi per fingere di colmarla.La scrittura di Kitamura è eccellente, anche nel rievocare situazioni e aneddoti solo in apparenza poco importanti: sembra divagare, e invece invita il lettore, sempre più perplesso, ma anche sempre più incuriosito, a girare pagina. Vittima del marito, la giovane protagonista riscuote subito le simpatie del lettore, che poi però comincia a farsi parecchie domande. Lo stile è chiaro, algido, a tratti minimalista, ma anche vivido, preciso, e non annoia mai. L’ambientazione è perfetta, priva di esotismi e pregiudizi, proprio come nei tanti romanzi che Patricia Highsmith ambienta all’estero.

Cal è il migliore lottatore della scuderia di Riley: ha messo k.o. un gran numero di avversari, ed è l'unico che sia riuscito a tenere testa a Rivera fino al terzo round, senza finire al tappeto. Ciò nonostante da quell'incontro è uscito segnato, nel corpo e nel morale, sconfitto dall'atleta più forte che il mondo delle arti marziali miste abbia mai conosciuto. Quattro anni e molte vittorie dopo, Riley propone al suo pupillo di confrontarsi di nuovo con Rivera, e Cal accetta. Knock-out è la cronaca dei giorni che precedono la sfida. A mano a mano che il match si avvicina, però, la fiducia di Riley nell'imbattibilità del suo lottatore si incrina, e tanto nell'allenatore quanto nel ragazzo si insinua il sospetto - sempre più angosciante - del profilarsi di una seconda, fatale sconfitta. La scrittura della Kitamura accompagna frenetica e inesorabile i due personaggi fino a bordo ring per poi restituire gli interminabili minuti dell'incontro, costruendo una tensione che impedisce di alzare gli occhi dalla pagina. Un romanzo di sguardo e ritmo, in cui l'autrice vince l'audace scommessa di raccontare con una lingua delicata e leggera - disseminata di pennellate poetiche che rivelano la femminilità della sua voce - una storia prosaica, dura, maschile.

Una giovane donna di origine giapponese, nata a Singapore, cresciuta in Francia e poi trasferitasi negli Stati Uniti, arriva all'Aja per lavorare come interprete alla Corte penale internazionale. Multilingue, ma senza radici, è in cerca di un luogo in cui sentirsi se stessa, un luogo da chiamare «casa». Nel tessere una prima rete di relazioni, si ritrova presto coinvolta in un ribollire di drammi personali: con Adriaan, l'uomo separato dalla moglie ma ancora legato a quel matrimonio, con cui comincia una storia d'amore; con Jana, l'amica gallerista che assiste a un apparentemente casuale atto di violenza che diventerà un'ossessione per la nostra protagonista; e con l'imputato, un ex presidente di Stato cui deve prestare la sua voce in traduzione, colpevole di crimini così orrendi da crearle importanti problemi etici. Silenziosa e introversa, dominata da passioni tranquille, la giovane interprete si ritrova ad affrontare dubbi legati all'amore, al potere, alla violenza, sia nelle sue relazioni più private, sia nel lavoro alla Corte. Tutto questo minaccia di sopraffarla, ma la condurrà a capire che cosa, nella vita, vuole davvero. Con echi di Un cuore così bianco di Javier Marías, Tra le nostre parole affronta la ricerca del segreto nascosto dentro ogni essere umano. Come in un thriller, una forte suspense caratterizza una vicenda dove le motivazioni personali spesso si scontrano contro una realtà molto diversa da come era stata immaginata, e Katie Kitamura è bravissima nello scandagliare i sentimenti e il disorientamento dei suoi protagonisti.

One woman, the performance of a lifetime. Or two. A mesmerizing Mobius strip of a novel that asks who we are to the people we love.Two people meet for lunch in a Manhattan restaurant. She’s an elegant and accomplished actress in rehearsals for an upcoming premiere. He’s attractive, troubling, and young—young enough to be her son. Who is he to her – and who is she to him? In this compulsively readable, brilliantly constructed novel, two competing narratives unspool, rewriting our understanding of the roles we play every day – partner, parent, creator, muse – and the truths every performance masks, especially from those who think they know us best.Taut, hypnotic, Audition is Katie Kitamura at her virtuosic best.

A mesmerizing, psychologically taut novel about a marriage's end and the secrets we all carry. A young woman has agreed with her faithless husband: it's time for them to separate. For the moment it's a private matter, a secret between the two of them. As she begins her new life, she gets word that Christopher has gone missing in a remote region in the rugged south of Greece; she reluctantly agrees to go and search for him, still keeping their split to herself. In her heart, she's not even sure if she wants to find him. Adrift in the wild landscape, she traces the disintegration of their relationship, and discovers she understands less than she thought about the man she used to love. A story of intimacy and infidelity, A Separation is about the gulf that divides us from the lives of others and the narratives we create for ourselves. As the narrator reflects upon her love for a man who may never have been what he appeared, Kitamura propels us into the experience of a woman on the brink of catastrophe. A Separation is a riveting stylistic masterpiece of absence and presence that will leave the reader astonished, and transfixed.