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'Nella mia ballata la sirena si sacrifica per il principe, cambia la coda da pesce in due belle gambe ma a prezzo della perdita della voce. Il principe la tradisce, la abbandona e allora lei muore di dolore e si trasforma in spuma del mare mentre i primi raggi di sole...'
'Chi crederà mai a queste frottole?!'
'La spada del destino' di Andrzej Sapkowski è il primo libro della saga di 'The Witcher' che leggo, ma conosco le storie dello strigo Geralt di Riva perché sono una grande fan dei videogiochi di The Witcher quindi il mondo in cui sono ambientate le storie di Geralt non mi è del tutto sconosciuto.
Questo più precisamente è una raccolta di racconti, alcuni più interessanti di altri soprattutto visto che ce ne sono due incentrati principalmente sulla figura di Ciri cosa che mi ha reso molto felice. Ho trovato il libro piuttosto piacevole ed ho mantenuto le mie 'preferenze' nei personaggi che avevo quando giocavo ai giochi di The Witcher. Adoro Cirilla, anche se qui è ancora la piccola mocciosetta adorabile ed impertinente e non c'è mai un racconto che si focalizza su lei da adulta. Mi piace molto Yennefer, continuo a non capire l'odio per lei visto che onestamente per me fa tutto giusto (oltretutto amo Yen perché lei come me odia Ranuncolo).
Geralt mi piace ma non mi piace il suo ragionare sempre e solo con quello che ha in mezzo alle gambe. Ama Yennefer ma sa che tra loro non può funzionare, e non solamente perché lei è una maga e lui uno strigo e non potranno quindi mai avere figli (per quanto la madre di Geralt fosse una maga anche lei è praticamente impossibile che Yennefer riesca ad avere figli, non solo con lui ma in generale con chiunque altro) ma perché Geralt tende a tradirla un giorno si e quello dopo pure. Pensa sempre a Yen in realtà: sta per morire? 'se sopravvivo andrò da Yennefer', deve baciare una? 'oh mia Yennefer!' ma io boh.
Parliamo della storia della cantastorie Essi? è mai esistito un personaggio più insopportabile?
Si innamora di Geralt a prima vista, lui ci prova con lei giusto perché ha voglia di farsi qualcuna e gli sembra che questa qui sia facile. Tipico comportamento di Geralt. Lei cosa fa? si innamora follemente, anche se quell'inutile di Ranuncolo gli ha già detto che lui ama un'altra e che le altre sono solo una botta e via finché lei non lo rivorrà con sé. La stupida cantastorie però è stupida ovviamente, deve essere una cosa legata alla professione visto che nemmeno Ranuncolo brilla in furbizia! Confessa il suo amore a Geralt che commenta pensando tra sé e sé che non gliene frega assolutamente niente, dicendo che ne é assolutamente impassibile ed anzi si infastidisce quando lei si mette a piangere dopo tutta la confessione a cui lui non può rispondere. Essi ovviamente lo sa, sa benissimo che Geralt ama Yennefer quindi inizia a progettare di ucciderla: 'e odio lei, la tua maga! le darei volentieri una coltellata perché la odio!' come se una mezza sola come Essi potesse anche solo avvicinarsi a Yen!
Alla fine Geralt se la fa come al solito (definendo la cosa 'un piccolo sacrificio per farla contenta' ma ahaha Geralt che uomo compassionevole che sei!) e poi la abbandona per non vederla più. Essi infatti muore pure quattro anni dopo senza aver mai più rivisto Geralt. L'unica soddisfazione è stata che a Geralt di lei non fregava niente e lei lo sapeva, ma ha comunque voluto fare la gatta morta ed è rimasta scottata.
Anche perché è impossibile non sapere che Geralt è come un marinaio ed ha una conquista in ogni città che va. Anche quando va dalle driadi, una se l'era già fatta ma dato che è morta trova Braenn come sostituta che fa la grande serial killer che odia gli umani però gli si struscia addosso come una gatta in calore.
Ecco abbastanza irrealistico come è dipinto il protagonista visto che davvero ogni donna perde la testa per lui, anche se lui vedendosi si definisce 'davvero brutto'.
In generale i racconti sono piacevoli, alcuni più di altri, ma in generale essendo molto staccati dalla trama principale dei libri non rendono giustizia alla saga.