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«Sono davvero contento di aver chiarito le cose. In ogni caso resteremo sempre buoni amici, giusto?» Quando un ragazzo dice così a una ragazza non è che la renda pazzamente felice. Se poi il ragazzo in questione è Gideon de Villiers, occhi verdi e capelli corvini, Gwendolyn Shepherd, la destinataria del messaggio, si sente precipitare decisamente negli abissi dell’infelicità. E sì, perché, nelle due settimane che le hanno sconvolto la vita, facendole quasi dimenticare di essere una normale studentessa di sedici anni di una normale scuola londinese, Gideon le era sembrato la sua unica ancora di salvezza. Solo da due settimane, infatti, Gwen ha scoperto di essere predestinata a viaggiare nel tempo per portare a termine una missione pericolosissima da cui dipende il destino dell’umanità intera. Una faccenda che, in realtà, non le interessa affatto, diversamente dalla cugina Charlotte, che era convinta di essere lei la predestinata e che era stata educata ad affrontare situazioni e persone di ogni tempo e ogni luogo. Solo per Gideon, il suo compagno di viaggi nel passato, Gwen ha trovato sopportabile l’essere sballottata da un secolo all’altro alla ricerca di un cronografo perduto, ma ora perché dovrebbe continuare a lasciarsi tiranneggiare dall’implacabile setta dei Guardiani? D’altra parte, è vero che a poco a poco sta scoprendo segreti insospettabili sulla propria famiglia che la riguardano molto da vicino. E poi, finché è sostenuta da amiche come Leslie e da piccoli gargoyle impiccioni e simpatici come Xemerius, la sua vita, oltre a essere piena di pericoli, può essere anche molto eccitante...
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2½/5
Mi dispiace dargli così poco perché gli altri libri della saga mi erano piaciuti e l'idea di base mi piaceva moltissimo, questo libro però chiude la storia proprio male (l'ho sempre detto io che gli scrittori non sanno chiudere le loro saghe in maniera credibile).
Trovavo Gwen un personaggio interessante e spiritoso, in questo libro è lo zerbino di Gideon, quasi non ha personalità. Altra cosa che ho detestato in questo libro è il gioco delle coppie.. dio, quando odio il gioco delle coppie, dove tutti devono finire accoppiati con qualcuno. L'amica di Gwen è single? nessun problema, basta far arrivare il fratello (bono) di Gideon ed è tutto risolto! La madre di Gwen non ha più il marito? c'è lo zio di Gideon che non si sa come mai è bellissimo ma a 30+ ancora non è sposato!
L'immortalità di entrambi nel finale? sembrava quasi Twilight e questo la dovrebbe dire lunga. E anche il modo in cui è stato risolto il mistero del Conte non mi ha detto niente, era prevedibile e anche noioso. Oltretutto fino a pagina 300 non si risolve niente (tranne il più che ovvio connubio Paul+Lucy = Gwen che TUTTI avevano già capito fin dal primo libro) e tutto il combattimento con il Conte dura 6 pagine.
Mi è piaciuto molto meno degli altri due libri, e complessivamente per me non merita più di 2.5. Il finale vero e proprio merita un 1/2 ed è davvero scarso. E' frettoloso, si perde in racconti di pomiciate e battute varie, per salvare il fantasma dal vaiolo ci mettonio 2 pagine, ma che senso ha? poteva semplicemente far raccontare a Gwen che lo aveva salvato e punto. L'immortalità poi..no, proprio no.
Che Paul e Lucy fossero i genitori di Gwen, si era capito da un pezzo, ma ho spearato non fosse così giusto per dare orginalità al libro. Leslie doveva per forza finire con il fratello bello ed attraente di Gideon, ovviamente, altrimenti perché mai lo avrebbe inserito nella storia visto che non fa altro che andare alle feste con lei e fare il suo toy boy?
Il combattimento con il conte poi, inesistente. Insomma, è il cattivone della storia, ha viaggiato nel tempo, vissuto per centinaia di anni e si fa fregare con una tranvata alle spalle dal medico. Va beh..