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An international bestseller from an extraordinary storyteller—get ready for Nihal and her world Nihal lives in one of the many towers of the Land of the Wind. There is nobody like her in the Overworld: big violet eyes, pointed ears, and blue hair. She is an expert in swordplay and the leader of a handful of friends that includes Sennar the wizard. She has no parents; brought up by an armorer and a sorceress, Nihal seems to be from nowhere. Things suddenly change when the Tyrant takes charge. Nihal finds herself forced to take action when she is faced with the most difficult mission a girl her age could imagine. Fierce, strong, and armed with her black crystal sword, Nihal sets out to become a real warrior. Readers will be riveted as she forges her powerful path of resistance.
Publication Year: 2014
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Non so neanche da dove cominciare a commentare questo libro.
parliamo di nihal.
Potevo passarle il fatto di essere l'unica mezzelfa rimasta, anche se già un po' la cosa puzzava, ma poi è bellissima (come ci viene ricordato più e più volte) ha un impatto Mary suoso su tutti.
C'è chi la odia, ovviamente solo perché è invidioso delle sue ottime qualità (di sicuro non del suo ottimo carattere, dato che non ho mai trovato in nessuno libro un personaggio tanto lagnoso, viziato e rompiscatole come Nihal) perché la ragazza non è solo bella da far paura ma è anche: forte come un uomo, abile con ogni tipo di arma (soprattutto quelle che non ha mai visto in vita sua), invidiata dalle donne e contesa dagli uomini.
Fa sempre e solo quello che vuole ma questo non importa a nessuno perché tanto viene sempre perdonata. Non si può portare la spada dell'Accademia? e che importanza ha? basta minacciare chi ti chiede di dargli la spada e che mai potrà succedere? Ovviamente quella persona non è un guerriero più forte ed esperto di una sedicenne, quindi non potrà fare altro che farsela sotto ed allontanarsi con la coda tra le gambe.
Va da sé che minacciare un superiore non ti farebbe mai espellere dall'Accademia! come va da sé che prendere e andare per i fatti propri per una settimana senza avvertire non comporta nessuna punizione. E' davvero strano che l'autrice abbia passato 100 pagine a ripetere come tutti odino la povera Nihal e non aspettino altro che una buona occasione per cacciarla.. queste due occasioni non le deve avere notate nessuno allora, chissà come mai.
Come ogni Mary Sue che si rispetti Nihal è melodrammatica. Si perché nonostante sia viziata da tutti non fa altro che piangersi addosso e dire quanto è infelice, sola e trattata male.
Sola? Sennar stravede per lei e mentre lei gioca al soldatino con il drago lui va a trovarla, la consiglia e ascolta la sua pura pallosità. Fen, che per lei non prova niente e sembra non voler notare come Nihal gli sbavi dietro (il classico amore puro immagino, il fatto che Fen venga descritto come "bello da accecare" è ininfluente immagino.. soprattutto perché lei si è innamorata di lui senza che lui abbia aperto bocca... come sei profonda Nihal!) comunque è uno dei migliori cavalieri che ci sono e si abbassa a farle ovviamente da maestro.
Mi piacerebbe analizzare anche gli altri personaggi ma la verità è che altri personaggi non ce ne sono. Quei pochi che la Troisi ha inventato e descritto nel libro oltre a Nihal esistono solo in funzione della sua protagonista, ed il loro scopo è solo quello di girarle attorno quindi neanche li si nota.
Il modo di scrivere della Troisi poi fa venire la pelle d'oca, ma davvero chi ha pubblicato una cosa simile? se apro una fanfiction a caso su internet sono sicura che è scritta meglio di questa roba!
«Ti piace la solitudine.»
Non era una domanda.
Nihal si voltò.
«Andiamo a mangiare, forza.»
Nihal lo seguì senza dire nulla.
Buongiorno Tolkien! E questo sarebbe Fantasy? Qualche esempio che mi ha permesso di dare a questo libro un secco 1/5.
Altre citazioni per giudicare la mediocrità di questo lavoro:
«Ido voleva bene a Nihal, conosceva le sue potenzialità e ne ammirava la tenacia. Ma aveva capito cosa la muoveva: rabbia, voglia di vendetta, disprezzo per se stessa. E non poteva permettere che distruggesse la propria vita. Era troppo forte, troppo bella e decisa per buttarsi via.
Così non le dava tregua.»
«Vederla battersi con Ido, la cui abilità era nota a tutti, divenne uno spettacolo imperdibile. Perché Nihal era agile, era brava, ma soprattutto era bella. »
«Non si poteva dire che rispondesse ai canoni tipici della bellezza, ma tutta la sua figura emanava fascino. Sotto le lunghe ciglia i suoi occhi viola avevano uno sguardo fiero. Era sottile come un giunco, ma aveva anche curve sinuose. Il modo in cui si muoveva in combattimento incantava chi la guardava. E poi, eccezion fatta per il suo maestro, che era l'unico con cui parlasse, era fredda come il ghiaccio.»
Quindi.. è forte come un uomo, ma agile (..pronto? Licia ma hai idea di quello che scrivi non è vero?) , è sottile ma formosa..? se non sapessi che la scrittrice è una donna avrei scommesso che era un uomo che le donne non le ha neanche mai viste di striscio.
«Lei non era come gli altri.
Non era una ragazza.
Non era neppure un semplice guerriero.
Era un'arma nelle mani dei morti.»
E qui possiamo anche chiudere con una grassa risata (non so come ho fatto a finire questo libro, davvero).
Consigliato solo a chi ama le fanfiction pessime e bimbominchiose.
Proprio no.
Ne ho sentito parlare talmente tanto ( in bene ed in male ) da decidermi a leggerlo anche io. C'ho messo 4 mesi per finire un libro che lungo non è ( Ho preferito abbandonarlo per un pò e leggere altro da quanto era noioso ) e questo già di per sè vale come una specie di "valutazione".
Partendo dal fatto che il libro non offre niente di nuovo e originale, la trama è abbastanza banale ed in alcune scene anche noisetta, ma i punti che secondo me sono critici in questo libro sono i personaggi ( Nihal soprattutto ) e la scrittura.
I personaggi sono terribilmente stereotipati. Fen è il cavaliere senza macchia e senza paura, se avesse il drago bianco potrebbe davvero fare la parte del principe azzurro e come ogni personaggio che diventa l'attrazione sentimentale principale della protagonista, è così bello da accecare ogni essere umano con il suo fascino.
Nihal è una Mary Sue fatta ed impacchettata, una perfetta Mary Sue come non se ne vedono molto spesso ( e per fortuna ). E' bellissima, l'ultima dei mezzelfi, forte, agile, invidiatissima da tutti, non le manca davvero niente! Viene descritta come splendida più volte, e queste scene non hanno nessun rilievo nè niente a che vedere con la narrazione, si specchia e pensa " accidenti quanto sono bella" oppure si gira e si vede riflessa in uno stagno e pensa " ho gli occhi più belli di tutti, ma mica l'avevo mai notato" il lettore invece lo nota eccome, visto che Licia Troisi ce lo ricorda ogni dieci pagine! Cito solo due o tre pezzi, tanto basta aprire il libro e pezzi come questi ci sono ogni dieci pagine:
"Era troppo forte, troppo bella e decisa per buttarsi via"
" Con le donne della base non andava meglio: la invidiavano per il succes-so che riscuoteva tra gli uomini, perché era forte, perché combatteva come un maschio "
"Iniziò a essere considerata da tutti la preda ideale. Giravano addirittura scommesse su chi l'avrebbe irretita per primo."
Insomma, come ogni Mary Sue che si rispetti è amata da tutti gli uomini che fanno a gara per averla e le donne la invidiano da morire!
I dialoghi nel libro sono osceni, in alcuni punti fanno veramente storcere il naso, li avesse scritti una ragazzina inesperta passerei sopra, ma questo libro è stato pubblicato! Esempio
«Domani cosa fai?»
«Vado al comando, Nihal.»
«Ah. Ancora?»
«Sì, Nihal.»
«Dopodomani?»
«Sono in un altro accampamento.»
«E quand'è che mi insegni a cavalcare?»
«Non lo so, Nihal.»
Insomma, un libro che avrei preferito non leggere affatto.