Il figlio (The Giver Quartet, #4)

Il figlio (The Giver Quartet, #4)

Lois Lowry

Enjoyment: Quality: Characters: Plot:

Questa è la storia di Claire, ma anche di Gabe, Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell’inquietante realtà distopica di The Giver. Claire ha 14 anni, le è stato assegnato il ruolo di «Anfora» e ora sta per partorire. Nessuno le ha spiegato niente al Villaggio, dove i dolori del parto sono minimizzati come un breve «fastidio». Nessuno l’ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere il suo «Prodotto». Così tutto sarà più semplice, la rassicurano i medici. Invece Claire subisce il primo cesareo della Comunità e viene «decertificata» e assegnata alla piscicoltura. I dottori perdono interesse per lei e dimenticano di prescriverle il medicinale obbligatorio che reprime ogni pulsione ed emozione. Claire è sconvolta da una sensazione di perdita: il suo unico scopo è trovare suo figlio. Al vivaio ittico incontra la ciurma della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato «mare», e sarà proprio il mare a portarla dove vuole arrivare.

Publication Year: 2013


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  • Toffee
    Apr 06, 2025
    Enjoyment: Quality: Characters: Plot:

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  • soymilk
    Apr 06, 2025
    Enjoyment: Quality: Characters: Plot:

    Carino, ma molto più da "bambini" degli altri volumi della serie. Il finale un po' troppo scontato, la storia del baratto che aspettavo di scoprire dal volume prima spiegata in maniera poco originale (era il "male"? ci mancava solo che voleva conquistare il mondo ed avevamo fatto il massimo dell'originalità) ed anche un po' noiosa.
    La storia di Claire non era particolarmente interessante perché continuava a ripetere cose che i lettori sapevano già se avevano letto i precedenti tre libri prima (e si presuppone che nessuno legga il quarto libro prima dei primi tre, no?). L'inizio della storia di Claire per il 90% è stato un enorme riassunto, i colpi di scena non esistevano perché si basavano su cose che il lettore già sapeva e il punto di massimo interesse avrebbe dovuto essere la scalata. La scalata davvero? venti pagine di lei che si arrampica su una scarpata, non il massimo dell'interesse.
    Gabriel è un pochino più interessante, o meglio sarebbe stato interessante se avessimo potuto chiederci: possiamo fidarci della vecchietta? è buona o cattiva? che cosa vorrà mai da lui? ma avevamo già tutte le risposte! Come sarebbe stato meglio se avessimo potuto dubitare di Jonas e dell'esistenza di questo baratto quando invece sapevamo appunto già tutto.
    Un libro non necessario per la trama, secondo me. I primi due libri erano su un livello completamente diverso credo che Lois Lowry avrebbe dovuto fermarsi con quelli.

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