Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l'intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest'ultimo sembra l'unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l'uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l'avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle "candidate" nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale.
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“There was a song in this forest, too, but it was a savage song,
whispering of madness and tearing and rage.”
Il libro è diviso in due parti, la prima è molto interessante la seconda è un altro libro praticamente.
Il focus del libro è la storia del bosco, che nella prima parte del libro ha un risvolto inquietante al punto giusto. Il problema è che arrivata a 100 pagine dalla fine mi sono resa conto che non esisteva un continuo, ma che non era davvero possibile risolvere la storia complessa del bosco in così poche pagine e che quindi la scrittrice avrebbe fatto un bel casino. Così è stato.
Il bosco è potentissimo solo fino alle ultime cinquanta pagine. Poi la protagonista, che prima solo facendo due passi vicini era quasi morta ed era stata contagiata, riesce ad entrare e fare i suoi comodi senza che le accada niente.
Riesce pure ad affrontare direttamente il bosco, e risparmiare la regina perché "infondo facciamo tutti degli errori, uccidere bambini, donne e uomini per anni ed anni che cosa vuoi che sia? anche lei ha subito dei torti" ok, certo.
Penso che prendendosi più tempo, magari un secondo libro, avrebbe potuto fare meglio di così.
O forse no, forse è semplicemente più facile creare una trama ma è troppo complesso poi far tornare con un senso logico un finale.
Peccato.
0L'idea non è male, sembrava anche sviluppata abbastanza bene all'inizio e quel tocco 'horror' aveva un che di originale ma si è perso completamente da metà in poi.
Agnieszka è un personaggio esageratamente Mary Sue, soprattutto da metà libro in poi. Capisco che il protagonista debba avere una marcia in più essendo il protagonista, ma lei riesce a fare cose che per secoli tutti dicevano fossero impossibili e ci riesce essendo una contadina semi-analfabeta.
Il Bosco riesce a fare paura per metà libro e poi diventa una barzelletta.
Prima sembra che se ti avvicini anche un po' sei perso per sempre, poi Agnieszka entra, esce, fa pic nic e a lei non capita niente. Bah.
Questo libro meriterebbe 4 nella prima metà e un 3 scarso nella seconda sinceramente.
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