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Porte con maniglie a forma di lucertola che si spalancano su luoghi misteriosi, statue che parlano, una bambinaia impazzita che si aggira con una scure in mano… I sogni di Liv Silver, quindici anni, negli ultimi tempi sono piuttosto agitati. Soprattutto quello in cui si ritrova di notte in un cimitero a spiare quattro ragazzi impegnati in un inquietante rituale esoterico. E questi tipi hanno un legame con la vita vera di Liv, perché Grayson e i suoi amici sono reali: frequentano la stessa scuola, da quando Liv si è trasferita a Londra. Anzi, per dirla tutta, Grayson è il figlio del nuovo compagno della mamma di Liv, praticamente un fratellastro. Meno male che sono tutti abbastanza simpatici. Ma la cosa inquietante – persino più inquietante di un cimitero di notte – è che loro sanno delle cose su Liv che lei non ha mai rivelato, cose che accadono solo nei suoi sogni. Come ciò possa avvenire resta un mistero, esattamente il genere di mistero davanti al quale Liv non sa resistere…
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Il libro non è male e si legge bene, anche se alcune cose erano un po' così-così.
Liv come protagonista assomiglia tantissimo a Gwendolin ( per quel che riguarda la personalità, perché fisicamente proprio non gli assomiglia ) e poi quale madre crudele chiamerebbe la figlia OLIVIA GERTRUDE? Cattiveria proprio.
Per fortuna il love interest questa volta ha un carattere meno chiuso di Gideon, anche se il Gideon più estroverso degli ultimi libri assomiglia molto ad Henry.
Ho apprezzato l'idea del gruppo di 4 ragazzi, ma ho odiato il fatto che fossero tutti e quattro biondi. Già io all'inizio faccio fatica a distinguere i personaggi, poi voi siete tutti uguali! Jasper ed Arthur sono stati la mia più grande sofferenza, arrivavano praticamente sempre assieme e non riuscivo a capire chi fosse quello bello e chi lo stupido ken-con-barba.
L'idea dei sogni è carina anche se ancora poco chiara ( infondo ha altri due libri per spiegare meglio ) e mi sarebbe piaciuto dare una sbirciatina dentro la porta di tutti quanti ( adesso che ha la chiave di Henry è sicuro che ci farà vedere qualcosina almeno nel prossimo libro ).
Il rito con demone etc non l'ho capito per niente. Annabel è stata decisamente fortunata, va bene che Jasper è una persona semplice e quindi il suo desiderio poteva essere prevedibile ma metti che perdevano una partita? come lo spiegava? va bene che probabilmente erano i più bravi, quindi avrebbero vinto comunque ed avevano solo bisogno che Grayson prendesse coraggio però è stata una scelta azzardata. Il desiderio di Grayson poi? visto che c'era il 70% di possibilità che avessero quella malattia è stata veramente fortunata che nessuno dei due l'avesse, altrimenti cosa avrebbe detto? che ci voleva tempo? Sarebbero iniziati i sospetti di sicuro. Per quel che riguarda Arthur non ho ancora capito se ha desiderato davvero la morte di Tom ( e nel caso come è possibile? lo ha ucciso lei? ) oppure hanno pensato soltanto male Liv ed Henry sapendo che lui era geloso ( ma era geloso almeno? cioè lo era prima ma poi? lei a quanto pare si concedeva abbastanza facilmente, quindi.. ).
Avevo capito che Anabel non fosse la santa innocentina e Arthur puzzava un po', avrei giurato nel coinvolgimento di Emily o comunque nel fatto che avesse qualcosa di losco ( questo lo penso ancora ) magari è proprio lei così distaccata e logica a scrivere quei pettegolezzi idioti.
Purtroppo sta sviando un pochino troppo verso il romantico, spero non faccia come Blue che si era perso in sbaciucchiamenti in chiese per pagine e pagine e prenda un po' in mano la trama.
Cominciamo col dire che mi piace lo stile della Gier, perché affronta gli YA sempre in modo molto spiritoso (a volte anche un po' troppo?) ma è l'unica a prendersi csì 'poco sul serio' quindi mi piace.
Avendo letto la Trilogia delle Gemme ho ritrovato molto di quei libri in 'Silver'. Le due protagoniste si assomigliano, se non fisicamente (visto che sono opposte in quello) di sicuro caratterialmente. Una cosa che mi ha stupito è veder capitolare Liv assieme ad Henry (che comunque fin dall'inizio nel gruppetto mi sembrava quello meglio caratterizzato) perché avrei giurato che il love interest fosse Grayson. C'è ancora tempo per queste cose comunque, ho proprio paura che ci troveremo un triangolo nei prossimi libri (sperodinosperodino! odio i triangoli, casomai non si fosse capito). Il colpo di scena non è stato poi così colpo di scena perché Arthur era troppo sospetto quindi si capiva che c'era qualcos'altro che Liv non poteva aver capito subito, ed il coinvolgimento di Anabel quindi era quasi banale. La pazzia poi è stata una soluzione un po' banale, avrei voluto trovare una motivazione migliore per il 'cattivo' della storia, tipo poteva dare a lei la malattia incurabile e dire che sperava nell'esistenza dei demoni ed era pronta a tutto proprio per quello.
Carino comunque, si legge molto bene ed è scorrevole come pochi quindi si finisce davvero velocemente. Il finale è un po' strano, cioè sembra quasi tagliato! ma ora sono curiosa di leggere i prossimi.