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Poe è un'umana, che deve fare i conti con una Terra devastata da una misteriosa catastrofe. Allontanata dal suo mondo come reietta all'età di quindici anni, ha perduto tutto: amici, affetti, posizione sociale, ma grazie alla sua straordinaria forza d'animo, al coraggio e alla spavalderia ha saputo cavarsela, e oggi, a venticinque anni, è una Cercatrice abile e famosa, una dei pochi in grado di viaggiare attraverso i Pozzi, passaggi interdimensionali che collegano tra loro i mondi del multiverso. Quando le viene affidata la missione di recuperare per un misterioso committente un'arma devastante, tanto potente da fomentare una terribile guerra sul pianeta Mechanica, le viene affiancato Damyan, Cercatore come lei ma dalle orecchie a punta, i capelli ricci e verdi e gli occhi arancioni. A Poe la cosa non piace per niente: lei è abituata a cavarsela da sola, nel bene e nel male, la responsabilità di un compagno può essere un impedimento e trasformarsi in un peso troppo grande da portare. Nonostante tutte le sue resistenze, giorno dopo giorno i due diventano una squadra formidabile. Ma questa volta portare a termine la missione non basterà, questa volta Poe decide di andare a fondo di tutto ciò che c'è dietro, e invece di consegnare l'arma ai committenti architetterà un piano che la riporterà al passato, alle sue origini, agli affetti, e forse anche a una sorella che credeva perduta per sempre.
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3 Stelle.
Recensione senza spoilers
Erano anni (dai tempi delle Cronache e successive trilogie) che non leggevo la Licia Troisi e ho deciso principalmente di prenderlo per nostalgia e a scatola chiusa, e non posso dire di aver ritrovato la magia di quei tempi.
Poe, la Nocchiera del tempo non è un brutto libro, anzi è piacevole (dopo aver superato i primi 8/9 capitoli iniziali), ma avrebbe avuto a mio parere bisogno di altro tempo di riscrittura e di editing. E' stato per pura abitudine di non abbandonare mai un libro a metà che ho superato la prima parte e sono arrivata alle altre due dove la storia, la scrittura e i personaggi diventano godibili.
Il libro racconta della storia di Poe, donna originaria della Terra in un futuro cyberpunk dove il pianeta è a malapena vivibile, che lavora come Cercatrice, cioè un gruppo di mercenari interdimensionali che recupera oggetti, preziosi e quant'altro nel multiverso per il miglior offerente. Solitaria e poco interessata a qualunque cosa non sia portare a termine il compito, è costretta ad essere affiancata da un altro Cercatore, Damyan, mentre svolgono una missione per recuperare un'arma eugenetica su un mondo arcanepunk. Ma non tutto va come il previsto e segreti del passato ritornano alla luce.
Iniziamo con alcuni pro e contro.
PERSONAGGI
► Se vi piace la classica protagonista della Troisi, alias tosta, combattente, arrabbiata con il mondo, con un corsetto di pelle e tanto orgoglio da diventare autolesionismo; Poe sarà assolutamente di vostro gusto.
Per il resto c'è da dire a suo favore che è una buona ascoltatrice, consapevole della proprie ipocrisie e che nel corso della parte II e III migliora molto, quindi finita la sua fase più edgy iniziale è stata interessante da leggere.
► Connesso al punto precedente, Poe è alquanto drammatica nel suo POV (il libro è scritto in prima persona) al punto da avere il vibe da protagonista di noir che si autonarra. Ora, se vi piace il "Il caffè solo nero. Come la mia anima." in maniera non ironica, allora il suo POV sarà di vostro gusto.
► Damyan, il love interest, è adorabile e lo proteggerei con tutto me stessa. Avrei gradito qualche momento extra, ma il libro è per lo più un libro di avventura e dramma familiare quindi capisco che la componente romantica non era il focus. Inoltre è un "hot sharpshooter" quindi guadagna punti.
► I personaggi secondari sono caratterizati quel che basta, ma nei dialoghi si fa fatica a sentire la loro voce personale, ad eccezione di Damyan (che ha delle uscite ottime che mi hanno fatto sorridere più di una volta) e di un altro personaggio che non nomino per via di spoilers.
► Sapevo che c'era delle rappresentazione queer, conosciamo fin nelle primi pagine la persona a capo dell'organizzazione che è un alienə nonbinary, ma posso confermare che c'è ne è altra.
SCRITTURA
► Ho trovato estremamente fastidioso che suddetto POV fosse scritto in maniera poco coerente con la caratterizzazione del personaggio, nel senso che la sua voce narrante era in contrasto con quanto sappiamo della sua persona: ad esempio, un uso di termini elevati, filosofici o che ti lasciano quel secondo a domadarti come qualcuno che non ha avuto possibilità di una educazione formale o letteraria finisca per usarli con tanta frequenza. Questo stretto controllo del POV da parte della scrittrice è anche usato per alcuni colpi di scena per cose che avrebbero avuto più senso essere nominati precendentemente.
Nella mia opnione se fosse stato narrato in terza persona, il libro avrebbe guadagnato almeno una stella in più.
► Ho trovato un buon numero di errori (battitura/punteggiatura) nella prima parte e qualche scelta di termini discutibili (Raccogliticci e la parola fraseggiare per indicare scambi di colpi in uno scontro tra lame, mi perseguiteranno) che avrebbe probabilmente necessitato di un altro giro di editing. Nulla di terribile, ma spiacevole da interrompere la narrazione nella parti meno interessanti.
SETTING
► Il setting e worldbuilding, sebbene non esplorato a lungo, e di cui vediamo solo le parti strettametne al servizio della trama, è alquanto interessante e sarei interessata a vedere eventuali altri libri ambientanti nel medesimo.
► Ammetto che avrei preferito vedere qualche locations del multiverso in più, perchè ad eccezione di due, le altre sono brevissimi momenti o appena caratterizzati.
Si ha l'impressione che gli altri universi esistano soltanto quando è necessario per la trama, qualche accenno anche solo casuale, o come riferimento o memoria nella narrazione in prima persona di Poe avrebbe aiutato a dare una sensazione più organica.
PER CONCLUDERE
Sì, ho un buon numero di critiche e cose che non mi sono piaciute, ma questo è perchè il libro ha delle potenzialità e delle scene molto belle a cui non sarei mai giunta per via della lentezza e vari problemi della I parte e, in seguito, che mi sono goduta meno poichè distratta e trascinata fuori dalla narrativa.
La mia opnione è che se siete fan dell'autrice o se nessuno di questi punti è no assoluto per voi, è un libro che merita di essere letto.