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Kiva ha diciassette anni e ormai da tempo ricopre il ruolo di guaritrice a Zalindov, una prigione letale in cui chiunque è sacrificabile, in qualsiasi momento. Un giorno, nella sua infermeria approda la Regina Ribelle, che è stata catturata ed è gravemente malata. A Kiva viene ordinato di tenerla in vita a ogni costo affinché possa sostenere il Giudizio degli Elementi, ovvero quattro prove quasi impossibili da superare per riottenere la libertà. Consapevole che la Regina Ribelle non è in grado di affrontarle, Kiva prende il suo posto, pur sapendo che nessuno, in realtà, è mai sopravvissuto. Mentre Zalindov è in fermento e pregusta morte e distruzione, a vegliare su Kiva e ad aiutarla interviene un nuovo, misterioso detenuto, che piano piano si conquista un posto speciale nel suo cuore...
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Il libro è di una speciale mediocrità che mi ha lasciato quasi sorpresa.
In vari punti dopo circa metà libro ho saltato varie pagine per la semplice noia e generale non-sense della premessa e non ho avuto la percezione di aver perso niente.
La prosa è coivolgente come un pezzo di scottex bagnato. Ti avvolge, ma il risultato è meh.
Parlando più nel dettaglio ci sono una serie di premesse dell'intero setting che mi lasciavano già perplessa in origine, ma che lo svolgimento del libro non ha fatto che peggiorare:
- un'unica prigione per 8 regni diversi. Perchè cercamente non ci sono mai prigioniero X nemico di regno Y, ma alleato di regno Z e questo non ha mai fatto esplodere l'intero sistema diplomatico. L'idea stessa che la prigione sia superpartes è ridicola, ma il livello di potere del Comandante - che si permette di dare ordini a reali e a fare quel che gli pare - fa crollare qualunque credibilità gli potessi dare.
- Capisco che essendo un YA, gli orrori di una prigione del genere vanno un po' edulcorati, ma leggerne è stato passare ore con il pensiero continuo di sottofondo: "Sai che a questo livello di violenza e generale abbandono intero e numeri di guardie, come il tutto non sia ancora esploso male, è surreale?" La maggiore plot armor non è quella dei protagonisti, ma del Comandante che in qualche modo è sopravvissuto tutti questi anni.
- Ho opnioni sul """sistema""" magico che si può riassumere in "Eh."
- Il piano e spiegazioni di Jaren sono di un livello di stupidità che non avevo mai incotntrato prima. Seriamente come è sopravvisuto fin'ora? spero non diventi mai il re perchè cielo, povero il suo regno nella mani di un idiota del genere E se sento un altro "ribellione bad perchè violenta, perchè non si ribellano in pace?" potrei urlare (sì, so che il libro confuta in parte questa opnione, ma cielo il fastidio)
- SPOILER sul finale solitamente non mi irrita quando il POV interno ti mente mantenendo nascosti dettagli importanti nel flusso di pensieri per non rivelarti un twist successivo, ma il livello di dissociatozione emotiva che mi devi convincere esserci, anche dopo la rivelazione per l'assoluta mancanza di reazione da parte di Kiva per la morte della madre è irrealistica. Anche per il non-rapporto che presumo avessero. Oltre al fatto che rende tutti i suoi precedenti pensieri sul "tradimento e bugie" di Jaren di una rara ipocrisia
- Non ho voglia, ma l'intero modo in cui sono gestite le prove non ha senso a livello di worldbuilding e la loro esistenza mi irrita.