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«Il Diavolo è il più appariscente personaggio del grande romanzo postumo di Bulgakov. Appare un mattino dinanzi a due cittadini, uno dei quali sta enumerando le prove dell'inesistenza di Dio. Il neovenuto non è di questo parere... Ma c'è ben altro: era anche presente al secondo interrogatorio di Gesù da parte di Ponzio Pilato e ne dà ampia relazione in un capitolo che è forse il più stupefacente del libro... Poco dopo, il demonio si esibisce al Teatro di varietà di fronte a un pubblico enorme. I fatti che accadono sono cosi fenomenali che alcuni spettatori devono essere ricoverati in una clinica psichiatrica... Un romanzo-poema o, se volete, uno show in cui intervengono numerosissimi personaggi, un libro in cui un realismo quasi crudele si fonde o si mescola col più alto dei possibili temi: quello della Passione... È qui che Bulgakov si congiunge con la più profonda tradizione letteraria della sua terra: la vena messianica, quella che troviamo in certe figure di Gogol' e Dostoevskij e in quel pazzo di Dio che è il quasi immancabile comprimario di ogni grande melodramma russo.» Eugenio Montale
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Cosa succederebbe se il diavolo decidesse di farsi un giro per Mosca? E se si facesse accompagnare da un variopinto entourage tra cui un gatto nero parlante?
Chiedetelo a Bulgakov.
Il Maestro e Margherita è l'assoluto capolavoro di Bulgakov e tra i più bei libri della letteratura del 1900; ambientato nella Mosca del primo '900 il "protagonista", il diavolo Woland e la sua banda, iniziano a mescolarsi alle vite di ignari moscoviti e a creare scompiglio nelle loro ordinarie giornate.
In questo romanzo si alternano due piani di racconto parallelo: da una parte le avventure di Woland in giro per Mosca e dall'altra la storia di Ponzio Pilato in un alternarsi di capitoli che fa girare la testa.
Ho amato questo libro? Ni. Mi ha fatto divertire, mi ha tenuta incollata verso la fine, mi ha intrattenuto, ma non l'ho amato. I nomi del titolo, il Maestro e Margherita, arrivano solo verso la metà del racconto e non mi sono risultati più di tanto incisivi, la loro storia d'amore è carina, ma mi aspettavo molto di più.
Per me questa è la storia dello scompiglio che Woland & friends portano in città, dei problemi che creano e dei traumi che queste povere persone sono costrette a sopportare per il divertimento del lettore.
Sono felice di averlo riletto dopo l'università e di aver potuto apprezzare tutte le sfumature di questo romanzo.